EQUISETUM ARVENSE: RIMEDIO NATURALE PER LA SALUTE DEI CAPELLI E NON SOLO

Le piante officinali vengono sempre più frequentemente utilizzate in tutto il mondo, anche nei Paesi più industrializzati, per preservare la salute e il benessere dell’uomo.

Strumenti naturali che anticamente rappresentavano il solo mezzo per poter combattere le malattie che colpivano le popolazioni e che oggi giorno, in seguito agli effetti collaterali legati ai medicinali di sintesi, sono stati rivalutati destando nuovamente l’interesse per l’approccio naturale.

Queste erbe curative sono state ufficialmente approvate dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e vengono riconosciute come medicinali quelle che contengono in uno dei suoi organi sostanze che possono essere utilizzate a fini terapeutici.

Avete mai sentito parlare di Equiseto?

Probabilmente avrete visto una volta nella vostra vita questa pianta dal momento che alcune specie appartenenti a questo genere sono piante infestanti in quanto dotate di un apparato radicale che si sviluppa lateralmente. L’equiseto è una pianta erbacea perenne diffusa in ambienti caratterizzati da elevata umidità del suolo e che non presenta fiori.

Il nome popolare di questa pianta è “coda di cavallo”, definita così per la somiglianza dei fusti e delle foglie alla criniera di un equino.

Viene inoltre denominata “fossile vegetale” poiché rappresenta una delle piante più antiche del mondo, appartenete alle pteridofite.

Qual è l’importanza dell’equiseto?

Il genere Equisetum comprende circa 25 specie ma soltanto alcune di queste vengono adoperate per preservare la salute dell’uomo dal momento che le altre sono tossiche.

La specie più studiata è data da Equisetum arvense, pianta conosciuta ed utilizzata fin dai tempi antichi.

Grazie all’elevata concentrazione di vari composti chimici e sali minerali quali acido silicico, acido oleico, acido stearico, acido linolenico e tracce di alcaloidi, glucoside, flavonoidi, saponosidi, carbonato di calcio, solfato di potassio, cloruro di potassio, manganese cloruro, ferro, manganese e fosfato di calcio, questa pianta è stata e viene tutt’ora largamente utilizzata in medicina per vari scopi.

Oltre che come diuretico l’Equisetum arvense favorisce la rimineralizzazione di ossa, unghie, capelli e denti. È indicata per il trattamento della caduta dei capelli (alopecia) e come tonico e integratore per il mantenimento di follicoli piliferi sani. Aiuta rafforzare la chioma e ne supporta la crescita. Inoltre, le sue proprietà astringenti le permettono di regolare la produzione di sebo in caso di capelli grassi.

Diversi studi hanno anche permesso di evidenziare che l’Equiseto arvense rappresenta un ottimo capilloprotettore, consigliato in caso di fragilità capillare, ed un efficace cicatrizzante in ambito cosmetico, per il trattamento di smagliature, cellulite e rughe.